Felicio e le Vacanze al Mare

Felicio è felice. Franca gli ha parlato delle vacanze estive e ci sono ottime prospettive. Il Caffè del Martire è poco frequentato in estate e riuscirà facilmente a farsi assegnare le agognate ferie. Manuelita andrà in montagna con i preti. Ironia della Sorte, La Cresima è stata la pedina per chiudere il percorso d'iniziazione cristiana, ma anche un'ottima occasione per usufruire delle attività di accompagnamento proposte dalla Parrocchia.

Anche se gli mancherà Manuelita, Felicio non si sente in colpa. Sa che la bambina farà incontri significativi, come quello con Lalla, la farfalla, e vedrà finalmente il contadino al verde. Altro che se fosse in città!

La bambina aveva protestato quando aveva saputo che sarebbe andata con i suoi compagni in vacanza. Si sentiva prigioniera in cella, ma poi aveva capito che era un'occasione di convivialità e un'esperienza nella natura. Era consapevole che i suoi genitori erano nemici giurati delle logiche vacanziere della città. Per questo sceglievano spiagge isolate e semplici baracchini in paesini semi dimenticati. E lei ci si era abituata

Felicio adora l'estate. Il pensiero del mare trasparente in villeggiatura lo rende felice. Ricorda quando una volta è incappato in un mare di G.U.A.I. e sorride; aveva portato pane per i pesci e si era trovato a doverne gestire un mucchio indisciplinato di vertebrati affamati che non tenevano conto delle sue esigenze di equilibrio. In fondo, erano riusciti ad ottenere un rigido bottino perché la famiglia di Felicio porta ai pesci soltanto il pane che non riesce a consumare in giornata.

Il pensiero delle vacanze mette Felicio di buonumore: Franca si rilassa e Manuelita si diverte. Certo, loro non possono andare in un albergo a cinque stelle, ma…. chi lo vorrebbe? A loro piace la natura, la libertà. Se rimanessero in città, anche se frequentassero il polmone verde, i parchi alberati, a loro sembrerebbe di vivere un omicidio nell'orto. Invece, la scelta del mare oltre il confine regala loro un po' di libertà.

I colleghi chiedono a Felicio dove va in vacanza. Vedono le fotografie che posta, l'abbronzatura che sfoggia, e vorrebbero emularlo. Ma lui, niente. Per mantenere la sua privacy racconta una serie di balle inebrianti che qualcuno definirebbe in un'altra sede una falsa testimonianza, dato che è molto, ma tanto, superficiale nei dettagli.

Ma non è un problema. L'importante è che possano continuare a rilassarsi al sole, a fare le nuotate in mare senza spettatori, a far radunare i pesci sotto le loro pinne, a raccogliere sassi bucati e scheletri di seppia da usare come barchette, e a villeggiare sempre insieme, senza lussi e senza condizionamenti. Semplicemente INSIEME

A PRESTO, FELICIO. DIVERTITI

Contadino "al verde" si sente Felicio senza il suo mare