Latitante in Barca: patè di triglie
Quando Adriana parla con il M.A. Fumetto, capisce che i due finti imprenditori di "una rete d'inganni" hanno giocato le loro carte dai Paradisi Fiscali . E così ritiene che latitante in barca sia un'ottima pietanza per rappresentare l'idea che si è fatta; c'è tutto: il mare, il segreto, la fantasia, e poi in fondo la verità.... l'equilibrio finale regna sovrano. Gustosissimo!!
In casa di Adriana si serve con dei crostini di pane bianco o grissini sottili
Ingredienti
500 gr di triglie;
un pò di sale;
un cucchiaino di salsa prezzemolo, aglio, olio sale limone;
un cucchiaio di yogurt greco
un filo d'olio evo
un pizzico di semini tostati o di granella di mandorla o pistacchio per decorare e insaporire
Procedimento
Pulite bene le triglie: levate le interiora e le squame.
Cuocetele al vapore per circa 10 minuti
Spellatele e sfilettatele
Schiacciate la polpa con una forchetta e mescolate bene con gli altri ingredienti fino a formare il patè.
Aggiungete l'olio un pò alla volta per testare la consistenza.
Assaggiate ed aggiustate di sale.
Lasciate in frigo per almeno 2 ore
Al momento del servizio, spolverate con semini tostati o granella di mandorla/ pistacchio
Consigli Utili
Il patè si conserva in frigo per circa 2 settimane. Fate attenzione a che sia ben coperto d'olio. Usate solo olio evo
Utilizzate del pane bianco per accompagnare il patè ed abbrustolitelo un pò
Manuela
il nome non m'ispira ma sarà buonissimo